Decalogo del bravo tesista
- La tesi si scrive in lingua italiana
- La tesi la scrive il tesista (da cui il nome), sempre in lingua italiana
- La tesi, scritta dal tesista in lingua italiana, è corretta dal docente in merito agli aspetti tecnico/scientifici
- Una buona tesi inizia con una buona ricerca bibliografica
- La ricerca bibliografica può anche iniziare da google, ma deve finire in una biblioteca, magari virtuale, ma che sia una biblioteca
- Una bibliografia degna di questo nome deve contenere non meno di 10-15 riferimenti ad articoli scientifici o a testi tecnico-scientifici aggiornati inerenti l'argomento di tesi (i quali, il più delle volte NON saranno in lingua italiana!)
Primo corollario al punto 6: La bibliografia non è l'elenco dei siti da cui si è copiato tutto quello che si poteva copiare. In ogni caso, quando si "cita" una fonte questa va esplicitata (non foss'altro per il fatto che se state scrivendo una cavolata, almeno sappiamo con chi prendercela)
Secondo corollario al punto 6: Se avete problemi con la lingua inglese mi sa che avete sbagliato relatore!
- La tesi non viene valutata in base allo spessore o al peso, ma in base a quello che c'è scritto dentro. Se per arrivare ad un risultato è stato necessario effettuare molte misure o gestire numerose tabelle o grafici (magari tutti molto simili), non è necessario (per il bene dell'ambiente e di chi proverà a leggere il vostro lavoro) che vengano tutti quanti stampati, possono benissimo finire in un comodo CD allegato.
Analogamente, se trovate degli articoli interessanti in bibliografia non è necessario copiarli e incollarli pari pari (magari dopo averli tradotti parola per parola). Molto meglio leggerli, farne una sintesi ed inserire nella tesi gli aspetti più importanti.
- Meglio una figura, una tabella o un diagramma in meno e qualche riflessione personale in più.
Corollario al punto 8: Le riflessioni personali sono quelle parti della tesi che proprio non possono essere copiate da internet e che vengono sollecitate dal docente il quale lancerà un'idea e si aspetterà una qualche forma di "sviluppo" da voi, sebbene, il più delle volte, sarà lui stesso a farlo ma voi, tornati a casa, non ne ricorderete, ovviamente, una sola parola
- Poichè il docente ha una certa età e, soprattutto, tanti tesisti, quando tornate a chiedergli di ripetere quella certa cosa che lui vi aveva detto la settimana prima, potrebbe benissimo accadere che lui non se la ricordi (se non la ricordate voi, perchè lui dovrebbe?), anche perchè magari era una "illuminazione" scaturita dopo due ore e mezza di ragionamento ma cancellata da altre tre ore di ragionamento su tutt'altro argomento con il tesista venuto dopo di voi. Quindi, durante le revisioni munitevi di un blocco di appunti, di un registratore, di una flebo di fosforo concentrato o di qualunque cosa possa aiutarvi a ricordare quello che vi viene detto.
- La tesi si scrive in lingua italiana (anche se forse l'avevo già detto), si rilegge per verificare che le informazioni riportate siano corrette e le fonti adeguatamente citate, si rilegge un'altra volta per verificare che le cose copiate brutalmente da internet abbiano almeno un vago senso compiuto quando messe insieme, si rilegge una terza volta per assicurarsi che il testo sia ortograficamente corretto e adeguatamente scorrevole. Solo a questo punto è possibile portarla al docente per la correzione.
